Nel dettaglio, i comparti più dinamici sono stati beni durevoli casa (+11%) e cosmesi e cura del corpo (+8,3%) seguiti dagli alimentari e beni di consumo casa (+7,4%). Netta crescita del comparto altri beni e servizi (+15,8%) grazie al risultato positivo del settore viaggi e turismo.
In crescita anche l’occupazione: gli addetti alla vendita crescono del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi a quota 70.060, con una componente femminile pari all’88,6%.
Quello della vendita a domicilio è un andamento anticiclico rispetto al commercio tradizionale. Secondo i dati Istat, nei primi sei mesi del 2014 il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio è diminuito dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2013, dovuto al calo delle vendite nella grande distribuzione dello 0,1%, mentre quelle dei piccoli esercizi commerciali sono diminuite dell’1,7%.
Il Pil nel secondo trimestre dell’anno è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, facendo così tornare il Paese in recessione. Su base annua, invece, il Pil scende dello 0,3%.
Nonostante gli sforzi del Governo e il bonus fiscale di 80 euro, la crescita economica dell’Italia continua a essere negativa, mentre la vendita a domicilio continua a registrare risultati positivi, grazie all’efficacia della formula distributiva in cui il venditore mette in gioco la propria professionalità e va alla ricerca dei clienti finali proponendo prodotti di assoluta qualità con un servizio su misura.